Sgravio contributivo lavoratrici madri

08.02.2025

Dal 1° gennaio 2025 non è più previsto l'esonero contributivo per le lavoratrici madri con due figli, assunte con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. Questa agevolazione, introdotta in via sperimentale dalla legge di Bilancio 2024, è scaduta il 31 dicembre scorso senza essere rinnovata. Per il 2025, infatti, e fino al 31 dicembre 2026, rimane in vigore esclusivamente l'esonero totale dei contributi per le madri con almeno tre figli, impiegate con contratto a tempo indeterminato (esclusi i rapporti di lavoro domestico), fino al raggiungimento della maggiore età del figlio più giovane. L'importo massimo dell'esonero è fissato a 3.000 euro annui, ripartiti su base mensile. Questo beneficio è riconosciuto anche in caso di nascita, adozione o affidamento del terzo figlio nel biennio 2025-2026.

L'Inps ha fornito chiarimenti al riguardo con il messaggio n. 401/2025 del 31 gennaio, specificando le regole di applicazione del cosiddetto Bonus mamme, inizialmente introdotto con la legge di Bilancio 2024 e successivamente aggiornato con la legge di Bilancio 2025. Tra le novità, l'Istituto evidenzia l'introduzione di un nuovo esonero parziale dai contributi per le lavoratrici dipendenti (esclusi i rapporti di lavoro domestico) con un reddito imponibile annuo non superiore a 40.000 euro, nonché per le lavoratrici autonome. Questa misura, valida per il biennio 2025-2026, si applica alle madri con almeno due figli fino al compimento del decimo anno di età del figlio minore. Dal 2027, invece, l'agevolazione sarà riservata alle madri con tre o più figli e si estenderà fino al diciottesimo anno di età del figlio più piccolo. Le istruzioni operative per accedere al beneficio saranno definite tramite un apposito decreto interministeriale e successivamente integrate in un ulteriore messaggio dell'Inps.